TinyDropdown Menu Born to be Wilde: Ragazze elettriche di Naomi Alderman

lunedì 19 marzo 2018

Ragazze elettriche di Naomi Alderman

Non conta la consapevolezza che non dovrebbe, che non lo farebbe mai. Ciò che importa è che potrebbe farlo, se volesse. Il potere di fare del male è uno stato di benessere

E si può richiamare indietro un fulmine? È forse possibile farlo rientrare nella mano?”

Questo libro è stato uno di quegli acquisti di impulso, basati solamente sulla copertina. In realtà non mi è piaciuta solo la copertina lucida e di colore rosso corallo. Mi è piaciuta anche la morbidezza delle pagine, la loro carta setosa. Ero appena uscita dal loop de “L’amica geniale” e mi trovavo in quella condizione di bulimia letteraria che, una volta finito un bel libro, ti spinge a cercarne subito un altro. Comunque, devo dire che sono rimasta molto contenta della mia scelta. Il plot è molto semplice: un bel giorno le donne, dapprima le adolescenti e poi via via tutte le altre, si accorgono di possedere una “matassa” in corrispondenza delle clavicole, che permette loro di liberare una scossa elettrica. Scossa elettrica che può stordire.. ma anche, spesso e volentieri, uccidere.

Vi lascio immaginare cosa succederebbe se un giorno, le donne, in ogni parte del mondo, si svegliassero con questo incredibile potere: quanti lacci, quante catene spezzate. Ed è proprio così che comincia la “rivoluzione in rosa” di questo libro: prima nei paesi arabi, poi in India, in Africa, nei Paesi dell’Est.. via via fino ai paesi occidentali, le donne si ribellano. Che grande soddisfazione all’inizio, vi dico, leggere di donne stuprate, picchiate, obbligate a varie tipologia di doveri imposti, ribellarsi e vendicarsi su uomini in preda al terrore. Uomini che non riescono a credere di essere diventati il sesso debole. Uomini increduli e sgomenti di fronte alla crudeltà – quella stessa crudeltà perpetrata dall’origine del mondo grazie alla sola investitura di Madre Natura – di donne ebbre di potere.

Migliaia di anni di soprusi vengono annientati, con la consapevolezza che un mondo comandato da donne sarà sicuramente migliore di quanto fatto fin’ora dagli uomini.
Beh, non proprio. Come nel piccolo estratto di cui sopra, il potere è potere. E quando ce l’hai, non puoi non esercitarlo tuo malgrado. In questo universo alternativo, la situazione si ribalta: le donne diventano quello che oggi sono gli uomini. Donne ai vertici, donne “tutrici”, donne stupratrici.. donne che hanno il totale controllo (subdolo o meno) sulla vita degli uomini.

È difficile spiegare con quanta raffinatezza l’autrice ci conduca lungo la via dell’orrore di un mondo “in rosa”. Quante volte ci siamo chieste se effettivamente, grazie al nostro percorso evolutivo, fossimo davvero migliori degli uomini per governare una nazione. I luoghi comuni ci vogliono più pazienti, più disposte al dialogo, più mediatrici, rispetto ai nostri compagni.

Questo romanzo ci dice che queste sono solo C.A.Z.Z.A.T.E. Il nostro percorso evolutivo ci spiega in maniera piuttosto chiara come da sempre, sul piano fisico, ci siamo trovate in discreto svantaggio rispetto ai maschi: meno forti, meno veloci, meno massa muscolare.. E (parlando di tempi primordiali, non al giorno d’oggi) cosa fa una creatura “svantaggiata”? Media. Tratta. È piuttosto accondiscendente.

Perché? Perché chi ha bisogno di prendersi qualcosa, se lo prende senza mediare o trattare. Perché siccome è più forte, è suo di diritto naturale. Ed è quello che succede alle donne del romanzo: una scarica elettrica e passa la paura. Un passaggio del romanzo è molto esplicativo:

Avverto istintivamente – e mi auguro che per te sia lo stesso – che un mondo retto dagli uomini sarebbe più gentile, più garbato, più amorevole e intimamente più incline all’accudimento. Lo hai valutato dal punto di vista della psicologia evolutiva? Gli uomini si sono evoluti per essere forti lavoratori e custodi del nucleo domestico, mentre le donne – con i piccoli da proteggere dalle avversità – sono dovute diventare aggressive e violente.

Non voglio accennarvi di più: vi consiglio di leggerlo. Non è il romanzo della vita, è scritto come uno sceneggiato TV e l’ho preso, mollato e ripreso senza fatica MA.. difficilmente si trovano romanzi dagli spunti tanto originali e che fanno riflettere.

Buona lettura mes amis!

Voto: 7






2 commenti:

  1. Innanzitutto bentrovata! :)
    Lo spunto del romanzo è sicuramente interessante, quasi uno scambio di ruoli da potersi leggere in diversi modi (per diverse motivazioni scatenanti, dalla natura alla costrizione secolare).
    Non il mio genere, però interessante^^

    Moz-

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